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Asma e sport2020-03-11T14:15:59+01:00

l’asma

È una malattia caratterizzata da difficoltà respiratoria dovuta a riduzione del calibro dei bronchi per infiammazione della parete bronchiale e contrazione della muscolatura liscia bronchiale. Si manifesta clinicamente con difficoltà respiratoria (dispnea) a carattere accessionale, improvvisa, sibilante e/o oppressiva, che può seguire all’esposizione del soggetto agli allergeni inalanti (se il paziente è allergico) oppure a fattori scatenanti come gli inquinanti ambientali, il fumo di sigaretta, o ad infezioni respiratorie, come il comune raffreddore invernale.
È una malattia eterogenea per le manifestazioni cliniche (da lievi a gravi), per l’estrema variabilità della funzione polmonare (normale o fortemente alterata) e per i complessi meccanismi patologici con cui si realizza l’infiammazione bronchiale che la caratterizza. Il trattamento di fondo prevede l’utilizzo di un farmaco antiinfiammatorio (cortisone inalatorio), spesso associato a un farmaco che dilata i bronchi, entrambi somministrati per via inalatoria.

l’asma grave

Si parla di asma grave quando il trattamento di fondo a dosi massimali di farmaci non è sufficiente a controllare la malattia. I pazienti con asma grave hanno molto spesso livelli elevati di immunoglobuline E (IgE), capaci di attivare l’infiammazione bronchiale allergica. Inoltre circa il 50% dei pazienti con asma grave presenta nel sangue un livello più alto di ‘eosinofili’ responsabili di un tipo particolare di infiammazione delle vie aeree. Conoscere queste caratteristiche dell’infiammazione è fondamentale per poter utilizzare farmaci specifici.
I bambini con asma grave rappresentano circa il 5% degli asmatici in età pediatrica. Sono spesso limitati nelle attività quotidiane con effetti negativi sulla qualità di vita. Se non appropriatamente trattati presentano frequenti gravi riacutizzazioni e subiscono alterazioni della funzionalità respiratoria che possono persistere nel tempo.

ASMA ED ESERCIZIO FISICO

L’esercizio fisico in condizioni aerobiche comporta un aumento della ventilazione, cioè dell’aria che entra e esce dal sistema respiratorio in un minuto e per tutta la durata dell’esercizio stesso. Agli asmatici, spesso fin da bambini, viene impedito o non consigliato di fare attività sportiva perché l’iperventilazione può costituire uno stimolo asmogeno in quanto comporta un raffreddamento della superficie del bronchiale e una riduzione dell’umidità a tale livello, con successiva insorgenza di broncospasmo. Contrariamente a questa tendenza molte evidenze si sono raccolte negli anni che dimostrano come l’asmatico può e deve svolgere attività fisica per ottenere un miglior controllo dell’asma. Di recente si è dimostrato che il controllo dell’asma misurato con il questionario ACT (Asthma Control Test) è tanto migliore quanto maggiore è l’attività fisica svolta.

tutti i benefici dell’attività sportiva

La presenza di questa patologia è associata ad una ridotta qualità di vita, limitazioni nelle attività fisica, effetti negativi sulla dimensione psicologica, sulle relazioni, sulla vita sociale e su quella scolastica e lavorativa. I pazienti asmatici, rispetto alla popolazione generale, hanno una più alta probabilità di soffrire di ansia, depressione, attacchi di panico. I problemi psicologici, le difficoltà di adattamento, il ricorso a strategia di gestione della malattia poco funzionali, vengono spesso sottovalutati, nonostante numerosi studi mostrino come abbiano un impatto negativo sugli outcome clinici, incluso il controllo dell’asma.

CONSIGLI PER LO SPORTIVO ASMATICO

Nell’asmatico di qualunque età, lo sport è altamente consigliato sia per il benessere generale che per migliorare la funzione respiratoria. L’eventuale insorgenza di asma durante l’esercizio fisico non ha alcuna conseguenza sul decorso della malattia, spesso è un indice indiretto che il trattamento anti-asmatico non è corretto.

Evitare che l’esercizio fisico venga praticato a temperature molto fredde o calde, con elevata umidità, con rilevante presenza di inquinanti o allergeni o se si è reduci da una recente infezione virale.

Ogni attività sportiva deve essere iniziata arrivando con gradualità all’iperventilazione indotta dall’esercizio fisico. Sono sconsigliati solo gli sport che si svolgono in condizioni estreme, come ad esempio gli sport subacquei che comportano respirazione di gas non umidificati e si svolgono in ambienti dove una crisi asmatica può essere dominabile con più difficoltà.

La terapia anti-asmatica, in genere, fa tollerare l’esercizio fisico, in alcuni casi è necessario inalare i broncodilatatori una mezz’ora prima dello sforzo.

APPROFONDIMENTI

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