Vogliamo stimolare e sostenere un’attenzione intensa e costante sul tema dell’asma. Con questa campagna vogliamo far conoscere l’asma in tutte le sue forme, promuovendo una migliore consapevolezza della propria patologia e della gestione del trattamento.
Simona Barbaglia • Presidente di Respiriamo Insieme
È dimostrato che il controllo dell’asma è tanto migliore quanto maggiore è l’attività̀ fisica svolta.
Gianna Camiciottoli • Pneumologa Ospedale Careggi, specialista Malattie dell’Apparato Respiratorio Università di Firenze
Praticare sport spesso rappresenta il primo step di un cambiamento dello stile di vita finalizzato alla prevenzione e alla gestione delle patologie croniche. I risultati di numerosi studi mostrano come svolgere in maniera regolare un’attività sportiva, anche a basso impatto, migliori l’interazione sociale, aumenti il senso di controllo, l’autostima, il livello di consapevolezza: si tratta di fattori psicologici che favoriscono sia l’adattamento a una malattia cronica come l’asma, sia la sua gestione a lungo termine.
Ilaria Baiardini • Psicologa e psicoterapeuta
Mi spingerei a dire che l’attività fisica per un bambino asmatico è un diritto, anche se in alcuni casi rischia di essere un obiettivo non raggiunto. Come pediatri di famiglia siamo i primi a dovercene responsabilmente occupare.
Antonio D’Avino • Vice-presidente FIMP
Quasi il 10% degli sportivi che partecipano alle Olimpiadi sono soggetti asmatici e tra questi ci sono anche io. Ho scoperto di soffrire d’asma molto tardi, a 19 anni, in concomitanza di una crisi molto forte ed improvvisa. Da allora ho iniziato a curarmi. L’asma curata in modo costante non mi ha impedito di vincere due mondiali e partecipare ai giochi olimpici.
Carlo Mornati • Medaglia d’argento ai giochi Olimpici di Sydney

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